Mio padre ha iniziato ha fare il vino per casa e per gli amici negli anni ’80, quando comprò un piccolo appezzamento di terreno a Montalcino in località la Croce, dove era cresciuto e i miei nonni avevano vissuto nella colonica come mezzadri per molti anni.
Mio nonno Narciso soprannominato il Moro ha vissuto sempre come contadino nella zona di Montalcino, mio padre ha fatto una scelta lavorativa diversa ma il legame con l’agricoltura e Montalcino, dove è sempre vissuto, era lo stesso.
Alla sua morte, nel 2009, ho deciso di provare a mettere in pratica i suoi insegnamenti e iniziato a fare il mio primo vino nel 2010. Seguendo tutto dalla vigna alla cantina. Anche questo come nella tradizione era destinato ad amici e al consumo familiare, siccome riscuoteva consensi e alcuni amici me lo chiedevano imbottigliato per comodità, nel 2011 ho deciso di provare a fare un vino ufficiale. Da qui nasce la nostra avventura: per ricordo, per passione e per voler mantenere una tradizione di famiglia. Io ho solo aggiunto un po’ di curiosità nel cercare di fare un vino mio, possibilmente diverso dagli altri, ed ho iniziato a sperimentare: ho usato un tonneaux nuovo per il 2011 dove è rimasto per circa 1 anno, come nella miglior tradizione dei vini invecchiati tipici di Montalcino. Negli anni vorrei fare degli esperimenti quindi è probabile che ogni annata sarà un po’ diversa dalla precedente.
Quando ho dovuto scegliere il nome del vino è stato naturale mettere in risalto ciò che mi ha spinto in questa avventura, ricordo, tradizione e passione: La Vigna del Morino; con le iniziali della firma di mio padre in evidenza al centro.
La scelta della DOC S.Antimo è stata un po’ casuale e un po’ fortunosa. La vigna era prima iscritta a Rosso di Montalcino, mio padre per vari anni non rivendicò l’iscrizione ed è passata così a S.Antimo, per me è stato un evento fortunato perché la burocrazia è molto più semplice. Infine devo dire che S. Antimo evoca il ricordo di tutta una vita e di tanti bei momenti miei e della mia famiglia.
S. Antimo è un’abbazia eretta sotto Castelnuovo dell’Abate dove sia i miei genitori che io ci siamo sposati e dove mia madre, io e mia figlia siamo stati battezzati.
Vigneto di proprietà, nella zona collinare Sud Est di Montalcino, località la Croce. Altitudine: metri 500 s.l.m.
La vigna è esposta a Sud Est, sul versante che guarda al monte Amiata. I venti battono la zona e contribuiscono a rendere sana l'aria. Le terre sono variate, con ampie zone di crete, miste a sabbia e a formazioni di calanchi. Il terreno è di colore bruno oliva chiaro; tessitura franca; calcareo con presenza di scheletro.
Cordone speronato
3.000 ceppi/ha
Circa 1.000
Le uve selezionate sono vinificate in tini in acciaio con macerazione medio-lunga (circa 15 giorni). Dopo un periodo d’invecchiamento di 10-12 mesi, in parte in tonneau si procede al successivo affinamento in bottiglia per ulteriori 4-6 mesi. Fermentazione malolattica svolta in maniera spontanea.
Colore: rosso rubino intenso con riflessi violacei. Profumo: intenso, fresco, fruttato, con le caratteristiche note varietali di viola, ciliegia, prugna e vaniglia. Sapore: gentile, largo, morbido, caldo e sapido. Temperatura di servizio 18°C.
È particolarmente adatto ad accompagnare carni rosse, cacciagione, formaggi stagionati. Vino da medio invecchiamento.
Prima annata prodotta: 2011
Formati disponibili: 0,75 lt.
Produciamo tradizionalmente l’olio per casa e quello in più lo vendiamo ad alcuni ristoranti ed enoteche. La raccolta avviene in Novembre e viene fatta a mano, le olive vengono macinate entro le 48h dalla raccolta. Nel nostro oliveto ci sono vari cultivar tipici della zona.
Ai primi di Ottobre l’uva era pronta per la vendemmia.
Il 2016 sta divenendo una grande annata, incrociamo le dita
E’ FINALMENTE DISPONIBILE IL 2016 Il nostro terzo esperimento è andato a buon fine, il risultato è ottimo, vi consiglio di provarlo.
Entrata in commercio ad Aprile 2015 Il nostro secondo esperimento, questa volta abbiamo messo a frutto l’esperienza e tutto è filato più liscio. Anche stavolta il vino è stato tenuto circa 1 anno in tonneaux. Sembra ancor più buono del 2011, ma è presto per dirlo deve ancora armonizzarsi un po’. Il vino di questa […]